giovedì 24 settembre 2015

Se Peter Pan è il nostro uomo ideale

Dal Giornale del Popolo del 18 settembre

Quelle come noi di Peter Pan ricordavano solo la sindrome, di solito per averla diagnosticata in qualche maschio a cui era meglio riconoscere una patologia piuttosto che un effettivo disinteresse per noialtre. Poi arriva il giorno in cui lo incontrano le nostre figlie; e ci tocca constatare che anche nella fiaba di Walt Disney il ragazzino vestito di verde ha le medesime caratteristiche dei suoi simili maschi adulti. Sfuggente, ambiguo, spiritoso, perennemente in volo tra sirene, principesse indiane, fate e ragazzine di buona famiglia. Le bambine dicono che è il suo essere furbo ed agile ad attrarle. Noi presunti adulti, costretti a interminabili sessioni di lettura della fiaba e sottoposti a richieste continue di visione del cartone di Walt Disney, ci domandiamo se la fiaba abbia creato un genere o se l'abbia soltanto reso famoso. Discutiamo della preferenza per Trilly o Wendy, e inevitabilmente scegliamo la prima ma le mamme di maschi sperano che i figli incontrino tipologie di donne più simili alla seconda. E poi ricordiamo che tutti nella vita prima o poi incontriamo dei Capitan Uncino, pirati cattivi e buffoni nel loro essere senza scrupoli e bisognosi della compagnia di nostromi signorsì. E allora torna utile Peter Pan; per ricordare che con molta agilità e fantasia si può volare via dalle situazioni peggiori. E lasciare che i pirati vadano alla deriva.

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