giovedì 5 maggio 2016

Il crudismo

Dal Giornale del Popolo dell'11 marzo
I crudisti sostengono che cuocere i cibi sia dannoso e che il procedimento li privi delle loro proprietà nutritive. Per questo servono soltanto cibi crudi o comunque cotti non oltre una certa temperatura. Ecco, io al primo e unico ristorante crudista in cui sono andata, vi dirò che ho mangiato benissimo, anche se non ho riconosciuto la presenza al palato di particolari proprietà nutritive che mi fossero rimaste ignote nella mia precedente vita di cottura dei cibi. L'unico momento di imbarazzo è arrivato quando ho avuto l'ardire di chiedere il pane, che evidentemente non poteva esistere senza cottura. Mi sono sentita come una che entra con una bistecca cruda in mano in un ristorante vegano. Mi sono sentita un'intrusa, una che non aveva capito dove si trovasse. Nessuno degli altri presenti aveva il pane sulla tavola ed evidentemente si sentivano bene così. Quello che mi sono domandata è: perché cerchiamo sempre i nostri simili? Perché i crudisti si accompagnano a persone che non necessitano di pane? E perché tutti i grafici hanno occhiali da nerd e scarpe strane e tagli di capelli improbabili e guardano un eventuale grafico che indossi le Clark come un outsider? Con tutte queste domande non mi resta che buttarmi su una pizza: ben cotta.



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