giovedì 5 maggio 2016

La rivolta contro la nuova Livia

Dal Giornale del Popolo del 4 marzo

Come sempre il paese reale ha il volto e la determinazione di mia madre, penalizzata soltanto dalla scarsa dimestichezza con la tecnologia che le ha impedito di mandare l'importantissimo messaggio già lunedì sera: “Non mi piace la nuova Livia, assolutamente no!”. L’osservazione sconvolgente è stata ovviamente innescata dal ritorno in TV di Montalbano, il giallo che guardiamo senza il minimo interesse per la trama, ma provando il puro piacere di ritrovare vecchi personaggi conosciuti e amati. Ebbene, tra quei personaggi non c'è più la fondamentale ed eterna fidanzata del commissario, perché la nuova interpretazione che ne fa l’attrice Sonia Bergamasco non ci soddisfa. Non è sexy, profonda e capricciosa, leggera eppure mai banale come il personaggio di Livia è nei romanzi di Camilleri da cui è tratta la fiction. Ci improvvisiamo recensori inflessibili ed esperti come facemmo quando a Beautiful cambiò l’attore che interpretava Ridge. Abbiamo fatto una rivolta, sperato che gli sceneggiatori lo facessero morire per l’ennesima volta, invece di sottoporci a un tale shock. Eppure, oggi, riguardando la soap dopo mesi, ci scopriamo inaspettatamente soddisfatte. I produttori hanno in effetti trovato un attore che produce solo due espressioni: quella di quando sposa Brooke e quella di quando la lascia. Ci hanno trovato l’uomo giusto. Invece a Montalbano manca la donna giusta. E questo è imperdonabile.

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