Dal Giornale del Popolo del 24 febbraio 2017
Sarà un'istintiva e spontanea
selezione delle occasioni di fatica, ma il carnevale dei bambini lo
trascuriamo da tempo. La domanda "da cosa vestirai la creatura?"
ci mette più in difficoltà dell'appuntamento -sempre rimandato -
con la bilancia. Principesse? Cavalieri? Fatine? Per una che nella
sua vita si è vestita (nell'ordine) da fiore, topo, suora e Mami di
Via Col Vento, i vestiti da principesse smorfiose sono inaccettabili
esteticamente e moralmente. Le maestre dell'asilo devono pensarla
come noi, così hanno dato ordini chiari perla festa della scuola:
maglietta con mezzo di trasporto e costume realizzato dai genitori.
Lo scorso anno, con direttive analoghe, abbiamo portato a casa un
costume da coccinella realizzato con orlo svelto e Vinavil, che la
sera si era già completamente disfatto. “Mamma perché i miei
pallini da coccinella si staccano sempre?”, chiedeva l’innocente.
Anche quest’anno affrontiamo l’annuale appuntamento col
bricolage. Armate di pennarello indelebile e colori per la stoffa
faremo del nostro meglio, anche se i costumi sono due. E la direttiva
è realizzare un camion e una mongolfiera. Del resto chi non
penserebbe a una mongolfiera come agile mezzo di trasporto per
evitare il traffico?
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