giovedì 24 agosto 2017

Geolocalizzarsi è da poracci


Dal Giornale del Popolo del 21 luglio
St. Tropez, Forte dei Marmi, St. Moritz, dopo l'exploit della canzone di The giornalisti anche Riccione è definitivamente una località cool in cui è molto presentabile geolocalizzarsi. Prima che le leggi sulla pubblicità occulta entrino in vigore sui social col rischio di stroncare la diffusissima pratica del cambio merce, ci tocca vivere un'estate così, in cui le vacanze degli altri ci bombardano via Instagram con tutto un corredo di informazioni sulle località e gli hotel che li ospitano. Non bastavano le copertine dei rotocalchi a immortalare vip spiaggiati fuori stagione (perché il vero lusso è questo, signora mia, fare vacanza a giugno e in agosto - al massimo - riparare in qualche buen ritiro di famiglia). Ci barcameniamo tra le foto degli altri in piscina, ma anche adesso, che uno scatto con un gonfiabile a forma di fenicottero non si nega a nessuno, qualcuno resiste e si oppone alla geolocalizzazione selvaggia. Lo fanno i vip per non farsi disturbare in vacanza da fan troppo curiosi. Lo fanno coloro che non hanno neppure bisogno di dire dove sono, tanto sono così famosi da poter fare una porca figura anche nel tinello di casa propria. E poi lo facciamo noi poveri illusi: non vorrai mica fornire al prossimo follower troppe informazioni personali? E poi, non diciamolo, ma un due stelle in Riviera romagnola potrebbe destabilizzare anche i fan più accaniti...

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