giovedì 24 agosto 2017

Sole, cuore e telefono


Dal Giornale del Popolo del 4 agosto 
Hai cercato un albergo vicinissimo al mare, uno da cui poter vedere la riva e il parchetto giochi nello stesso momento, correndo il rischio di diventare strabica ma senza necessariamente muoverti dal lettino. Non importa quanto vicini siano i luoghi di interesse di bambini e adulti e neanche  quanto tu sia stata disposta ad investire per trovare l'albergo perfetto: il tuo posto di madre sarà sempre a fare da palo accanto allo scivolo, seduta sui gradini di cemento di fianco alle cabine e ai bagni a giocare al Lupo Mangiafrutta e vedere le evoluzioni delle creature sullo scivolo. Da piccolissime lo facevi per sorvegliare che non si schiantassero, ora che avrebbero l'età per stare da sole pretendono la vicinanza che non hanno durante l'anno. È una settimana all'anno, non puoi non farlo, ti ripeti cercando di non pensare alla vicina di ombrellone la cui tata spalma di crema le bambine e le porta a fare i tuffi dal pedalò. Le madri con l'abbronzatura perfetta fanno dei sacrifici anche loro, e spesso sono più intelligenti di quelli che facciamo noi. Ma la distrazione dello scivolo non sarebbe ancora nulla in questa prima settimana di ferie, l'unica in formazione completa che le agende di due adulti mediamente impegnati siano riuscite a trovare. Succede che in ufficio si lavori ancora e che tu risponda a mail e telefonate. "Non sei il capo, perché devi rispondere" obietta l'adulto maschio vantandosi di non aver mai ricevuto telefonate e di aver usato il telefono solo per motivi personali in questi giorni. Incassi, ti prendi gli insulti di quella che non sa organizzarsi e anche la predica su quanto sia importante staccare. Per fortuna nella zona scivolo dei bagni il telefono prende benissimo. 

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